Palladio a Vicenza

Vicenza e Andrea Palladio, un binomio indissolubile.

Ispirandosi ai classici Palladio stravolse il corrente senso dell’architettura e cambiò radicalmente il volto di Vicenza.

Un viandante che avesse attraversato la città intorno al 1530, alla vigilia della “rivoluzione” palladiana, l’avrebbe trovata ancora profondamente gotica, colorata di intonaci variopinti e rossa di mattoni. Le facciate impreziosite da colonnine e archetti a richiamare il gusto veneziano.
In mezzo secolo Palladio cambierà il volto di strade e piazze fino a trasformare Vicenza in una città di marmo, un inno alla simmetria, un paradiso di classicità sobria e monumentale.

È questa la Vicenza che il viaggiatore trova oggi. Nelle strette contrà vicentine i più bei palazzi della nobiltà portano la “firma” di Andrea Palladio, raccontano la carriera di uno dei più grandi architetti di tutti i tempi.

Il Relais Santa Corona è il luogo ideale per iniziare il vostro viaggio tra le bellezze architettoniche di Vicenza. La vicina Piazza dei Signori ospita la Basilica Palladiana, grandioso edificio pubblico recentemente restaurato e sede di prestigiose mostre, e la Loggia del Capitaniato, opera più tarda e probabilmente incompiuta.

Corso Andrea Palladio ospita invece Casa Cogollo, palazzo dall’elegante facciata detto anche Casa del Palladio, e conduce verso Palazzo Chiericati, che oggi ospita i Musei Civici di Vicenza, e il Teatro Olimpico, ultimo progetto del grande artista, meraviglioso teatro ispirato ai teatri dell’epoca classica.

L’unica chiesa progettata da Palladio a Vicenza è invece la Chiesa di Santa Maria Nova, costruita per il convento delle monache Agostiniane.

 

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